Più giù respiro
(Fede per te 074)
Non dimenticherò mai un quadro di Barbara,
è fotografato nella mia testa
anche se l'ho visto solo per qualche minuto
ad una mostra.
Spero di poterlo comperare un giorno,
anche se è un quadro da sentire
più che da guardare.
Un corpo a braccia e gambe aperte
più o meno come un paracadutista
ed è questa la sensazione che si ha osservandolo
come se stesse precipitando.
Ma nella metà superiore del quadro
c'è un groviglio di legami
quasi delle ragnatele a cui lui era aggrappato
ma intrise di sofferenza.
Sono i suoi problemi,
problemi che ha cercato di superare,
con tutte le forze, ma invano.
Si vede questa sofferenza,
lui è sceso sempre più in basso,
ormai impossibile risalire.
Ma le braccia e le gambe sono protese verso l'alto
e il corpo risulta così un pò più in basso
segnando che sta mollando questi legami di dolore
e sta lasciandosi cadere
senza opporre resistenza,
senza lottare.
nella parte bassa del quadro,
c'è il blu,
il cielo
dove lui non precipita
ma vola
ritrovando la libertà
e la vita.
Perché solo così,
smettendo di voler risalire una corrente troppo forte,
solo abbandonando degli obiettivi irraggiungibili,
solo accettando il nostro destino,
solo così
possiamo riprendere a vivere.
Ognuno di noi si trova affrontare
dolori e paure
ma Barbara è riuscita a trovare le sue
e superarle
con il coraggio di andare oltre il muro
oltre il fondo
per vivere su un altro livello
dove esiste un modo diverso di vivere
una nuova libertà.
E in questo quadro esprime benissimo tutto questo
rivelando una verità
importantissima
e preziosa.
Così ora posso volare
e respiro
di nuovo.
Postato da: FedePerTe LUNEDÌ, 16 LUGLIO 2007 - 22:20
~Pi
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