Prostituzione soft
Si dice che la prostituzione esiste da sempre.
Ma questo non è esatto.
Bisogna distinguere tra prostituzione e sesso senza amore.
La distinzione non è netta ed ovvia, ma è importante capire i limiti che distinguono i due fenomeni per capire meglio di cosa stiamo parlando.
Una testimonianza della versione attuale delle “case chiuse”.
Si chiamano privé e sono frequentate da persone di ogni tipo, uomini facoltosi, ragazze, ballerine, prostitute.
Ognuno in cerca di qualcosa, che sia sesso o guadagni facili, o anche puro divertimento con buona musica e gente simpatica.
Un mix di cose, sicuramente più soft della versione creata dal nostro Governo nel dopo guerra.
Si possono trovare anche studentesse, che pur essendo di famiglie agiate, decidono di togliersi lo sfizio di acquistare un vestito firmato concedendosi a qualche giovane di loro gradimento, selezionato durante la serata, e disposto a fare un regalo.
Sesso e soldi si intrecciano
La Repubblica ha pubblicato questo articolo. Non voglio soffermarmi sul nome della persona citata in quanto è sicuramente stata oggetto di molte accuse infondate.
Ma questo articolo fa capire come sesso e soldi si intrecciano a tutti i livelli, non solo sul marciapiede.
Le professioniste che frequentano ambienti di “alto livello” fanno una vita sicuramente migliore di quelle che erano schiavizzate nelle case chiuse del Governo italiano, ed anche di quelle schiavizzate nelle vetrine di Amsterdam.
Ma non bisogna dimenticare che sono comunque alla mercé di chi incontrano, in ambienti dove droga e virus di ogni tipo abbondano.
Una vita che offre facili guadagni a quelle particolarmente belle, che sperano anche nella possibilità di iniziare una carriera nello spettacolo anche se con qualche compromesso.
Giovani ragazze che si muovono sull’orlo di un precipizio in cui è un attimo precipitare, per un virus, una droga troppo forte, qualche chilo in più che ti fa perdere in un attimo il mercato, il mondo che ti sembrava di avere in pugno e dominare.
Ma anche il rischio di “vendersi” per soldi senza sapere a cosa vai in contro.
La storia di una ragazza
Proprio in quella zona di Milano era andata a bere qualcosa in un bar, senza cercare soldi o altre cose.
Semplicemente una serata in un posto conosciuto, per vedere qualche vecchio conoscente o magari incontrare qualcuno di nuovo. Esattamente come fanno tantissimi ragazzi la sera.
Ha conosciuto un ragazzo, hanno chiacchierato e bevuto insieme a lungo.
Conversazione piacevole, lui carico, allegro, socievole.
Una compagnia piacevole e cosi lei ha deciso di andare a casa sua. È una cosa che succede spesso nei locali di Milano.
Ma quando lei è arrivata a casa di lui non c’era un drink o una musica romantica per una dolce notte in due.
Sono spuntati altri sei ragazzi ed in sette l’hanno violentata per quattordici giorni, continuamente, tenendola prigioniera, incuranti del male che le facevano.
Poi è riuscita a fuggire ed è andata in ospedale dove l’hanno tenuta due settimane per curarla, tre costole rotte, ferite e lacerazioni profonde nell’intimo. E non solo.
Donne apparentemente libere
Donne apparentemente libere, che provano a vivere con la stessa libertà di un qualsiasi uomo.
Ma devono cambiare ancora tantissime cose prima che una donna sia libera come un uomo.
Ma questa è la storia della prostituzione recente, sicuramente molto influenzata dai tabu delle religioni.
Religioni e tradizioni locali
Nella storia le religioni hanno avuto poteri diversi ed anche posizioni diverse riguardo al sesso.
Ed anche oggi, spostandosi da un paese all’altro si possono scoprire abitudini sessuali completamente diverse.
Questo ci fa capire come la prostituzione non sia una cosa innata nella natura umana, ma sia il frutto di regole e proibizionismi che di conseguenza creano ed alimentano il mercato del sesso.
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